Accadde oggi: 13 gennaio 1961 pari tra Amonti e Whitehurst

Il 13 gennaio 1961 il Palasport romano presentava il solito “esaurito” dell’epoca per la riunione organizzata dalla ITOS. Grandi protagonisti della serata erano Giulio Rinaldi e Sante Amonti, opposti a due pugili di colore americani.  Per Rinaldi era stato scelto Von Clay, pugile che all’epoca era classificato al 9° posto del ranking mondiale; per Amonti era stato scelto il massimo Bert Whitehurst, uomo non di classifica, ma pur sempre un brutto cliente e il suo biglietto da visita oltre a numerose vittorie era quello di aver resistito tutte le riprese in due sfide con Sonny Liston. Il bresciano era un beniamino del pubblico romano, anche se la sua sconfitta prima del limite subita ad opera di Rinaldi ne aveva un po’ appannato le credenziali, che erano pur sempre buone. Amonti veniva da una serie di vittorie prima del limite e si sperava in un altro successo. Non fu così perchè l’allievo di “Raffa” non si presentò nelle migliori condizioni, spento e indeciso, tanto da accettare la corta distanza contro un avversario taurino e molto pericoloso con i suoi montanti e ganci. Il bresciano perdeva ineluttabilmente terreno e al V round un montante lo fece crollare al tappeto. Una brutta caduta che non presagiva niente di buono, ma miracolosamente e con un’ incredibile forza di volontà Amonti si rialzò. Il match proseguì con il bresciano più accorto in difesa e nello stesso tempo proteso a recuperare il terreno perduto con la sua caratteristica boxe demolitrice. Indubbiamente nelle ultime tre riprese il pugile di Baltimora doveva incassare mazzate, che mettevano a dura prova le sue riconosciute doti di incassatore. Alla fine delle 10 riprese fu emesso un verdetto di parità, giudicato un premio per la generosità del bresciano, accolto con qualche fischio. I due s’incontreranno di nuovo pochi mesi dopo e Sante Amonti si prenderà una meritata rivincita con gli interessi, visto che Whitehurst fu fermato al X round.

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